#10 - Memorabili. Il marketing è una cosa seria 🚩
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Il topic di questa mia ultima newsletter da "non papà" (dato che mancano davvero pochi giorni all'arrivo di Vittoria) voglio dedicarla al concetto di "memorabilità" e voglio farlo con dei pensieri sparsi, probabilmente assemblati male oppure perfettamente aderenti...
Essere memorabili, possiamo dirlo senza alcun dubbio, è la nuova sfida del marketing. In realtà è la sfida che da sempre contraddistingue chi fa marketing, fin dal 1975 quando Levitt (il mio autore preferito) parlava di valore e non di vendita. Essere memorabili è complicato in un mondo fatto di rumore: milioni di messaggi e stimoli che rendono meno riconoscibile una marca, milioni di messaggi uguali che rendono piatto ogni messaggio di marketing perfino quello che ha dietro di sé un prodotto che restituisce davvero valore al cliente.
Facile fare marketing oggi: lanci un paio di campagne, ti appoggi a qualche grafico e pensi di fare marketing. Difficile fare vero marketing ovvero prendersi il tempo di studiare, tirar su un processo di verifica di supposizioni e scelte, testare e soprattutto dare una identità vera al prodotto/marca. Una identità sostenibile nel lungo periodo. Quindi allo stato attuale io ritengo sia facile fare marketing in un contesto in cui è difficile fare marketing. Mi spiego: è difficile perché c'è tanto rumore ma è facile perché c'è un appiattimento generale e quindi basterebbe tornare ai fondamentali per spiccare rispetto agli altri. C'è bisogno di competenze e di esperienza specifica però. Ma non solo (sotto dico la mia, filosofeggiando un po').
Essere memorabili vuol dire anche ripetere il messaggio (frequenza, questa sconosciuta...) che nell'advertising televisivo è molto ricorrente ("advertising classico"), poco diffuso ancora il concetto di "notorietà del brand basato sui dati della frequenza per attività di digital advertising" beh certo, perché fa più figo creare dashboard con KPI del valore medio di vendita o LTV.
Ma torniamo a noi. Essere memorabili non vuol dire solo ripetere il messaggio anzi, quello viene dopo.
Essere memorabili vuol dire capire chi siamo, cosa vogliamo essere e cosa e chi vogliamo ispirare. Perché un brand deve ispirare, se vuole sopravvivere oltre la soglia dei 5 anni. Approccio Startup (che tanto amo soprattutto nelle corporate) è miope proprio per questo motivo. E allora noi marketer dobbiamo prima essere psicologi del brand in cui o su cui lavoriamo e poi disegnare e plasmare i piani di marketing (e quindi le azioni).
Un altro punto (che magari farà ridere invece ritengo sia il punto fondamentale) è che un marketing team non può aiutare un brand ad essere ciò che deve se le persone che ne fanno parte non sanno cosa vogliono dalla propria vita e, fidatevi, dalla mia esperienza nessuno sa cosa vuole dalla propria vita. Qui non parliamo solo di lavoro ma di vita (sfera personale), non avere uno scopo vuol dire non adottare azioni, a breve, che portino frutti nel lungo periodo. Vuol dire andare a caso, vuol dire guidare senza un navigatore. Ti puoi affidare all'istinto certo, ma rimarrai un "vagante". E' un approccio alla vita e al lavoro, a parer mio che ha un impatto incredibile sulla qualità del lavoro e quindi sul brand.
Lavori nel marketing e ti piace? bene. Mi fa piacere. Non hai ambizioni particolari professionalmente e personalmente? Mi spiace, probabilmente non sei e non diventerai un buon marketer. Questo è ciò che penso e ne sono fortemente convinto. Chiaramente ognuno di noi ha i suoi sogni, le sue aspirazioni. Ma un lavoro svolto solo per procurarsi denaro per vivere e far vivere la propria famiglia è una visione mediocre e, appunto, miope della vita. Noi abbiamo una responsabilità che è quella sociale. Dobbiamo dare il meglio di noi stessi per far sì che la società diventi sempre più equa, giusta, con una ricchezza che sia più largamente e diffusa. C'è bisogno di persone che santifichino il lavoro, che si sacrifichino, che abbiano in mente un qualcosa di oltre, che ambiscano a diventare memorabili (non importa se non lo diventeremo, anche perché diventare memorabili vuol dire riuscire a fare grandissime cose e lasciare un segno, ma ci serve crederlo e vederlo come realizzabile per poter fare bene) e dobbiamo e possiamo farlo, nel lavoro e nella vita. Partendo da piccole cose ma guardando le grandi cose. Così saremo dei padri che non metteranno al mondo soltanto dei figli ma creeranno la società del futuro (che deve essere sempre migliore di quella del passato). Così saremo anche dei marketer più bravi. Fare la differenza senza fare differenze. Newsletter dedicata a Gino Strada
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