#13 - Fine è Inizio
Ogni fine è un nuovo inizio. La visione ottimistica del mondo passa dai grandi del passato che ispirano le nuove generazioni a fare di più e meglio.
Hei, rieccomi dopo qualche mese di assenza. In realtà sono stato molto presente nel mondo “reale” essendo super focalizzato sul lavoro ma anche su mia figlia che sta muovendo i primi passi.
Settimane intense da tutti i punti di vista, che mi hanno visto coinvolto in qualche intervista, lezioni, eventi. Intense anche perché è successo di tutto nel mondo: è morta la Regina Elisabetta, è morto Piero Angela, finalmente le big tech iniziano a vacillare e a licenziare (il perché io dica “finalmente” poi ve lo spiegherò nelle prossime newsletter).
Iniziamo questa newsletter con le cose che mi son riguardate direttamente.
Creator Economy: evento con Piero Armenti de “Il mio viaggio a New York”
Ancora pochi la chiamano così ma l’epoca che stiamo vivendo è proprio incentrata sui creator. Il creator non è un influencer ma è una persona che ha passione e competenze e che appunto “crea” contenuto utile (diciamo di valore) e lo mette a disposizione del pubblico/target in varie forme. Il mercato è immenso e non potrà che continuare a crescere: 100 miliardi di valore mondiale, 1,5 in Italia. 50 milioni di creator nel mondo (in Italia 350.000). I numeri non possono che crescere e le opportunità sono sia per i creator che per le aziende.
Il mese scorso ho partecipato in qualità di moderatore ad un evento organizzato da beclay agency presso la bellissima cornice del Binario-F di Meta a Roma. I temi appunto riguardavano la Creator Economy. Ne abbiamo parlato concretamente con chi è riuscito davvero a monetizzare i social creando aziende da zero: Piero Armenti, uno dei top influencer Facebook italiani. Tutto esaurito e tante domande dal pubblico, è stato un piacere passare del tempo immerso nelle mie grandi passioni.
La mia intervista per il podcast “Start Grow Up”
Qualche settimana fa ho partecipato con piacere ad una puntata del podcast Start Grow Up.
Una intervista-chiacchierata da 50 minuti in cui ho parlato di coerenza del brand, competenze imprenditoriali e inquinamento della società. Potete ascoltarmi APPLE PODCAST o SPOTIFY ovviamente gratuitamente.
Workshop sul Personal branding
Cos’è davvero il personal branding e perché è fondamentale nel contesto competitivo di oggi?
Ne ho parlato in una per boolean, una tech academy di coding online.
Più di 150 futuri sviluppatori hanno dialogato con me e ascoltato la mia lezione (grazie davvero dei feedback super!). Qui di seguito le slide che ho presentato e lasciato ai ragazzi.
Approfondimento sul social commerce
Ho scritto un articolo sul Social commerce e sul comportamento del consumatore. Nonostante citi un po’ di accademia e il classico ZMOT che ormai anche i muri conoscono, offro qualche spunto “evolutivo” sul comportamento del consumatore. Potete leggerlo sul mio LinkedIn, qui.
Tramonti che risorgono, Fine è Inizio
Riflessioni rapide su Piero Angela, il nonno di tutti noi. Non è la fine, è l’inizio di tante altre persone che ispirate da lui faranno grandi cose in tanti campi diversi.
Piero Angela ci ha cambiati davvero
Lo scorso 13 Agosto è venuto a mancare il grande, grandissimo Piero Angela. Chiunque in Italia sa perfettamente cosa faceva e cosa rappresentava, anche chi in realtà lo ha visto di sfuggita perché magari preferiva i film di Ciccio & Franco su Rete 4.
Su di lui si è detto tanto e quindi la mia opinione serve a poco. Voglio però sottolineare cosa ha rappresentato per me perché la sua morte e l’idea di non vederlo più come persona ancora in vita, ha risvegliato i ricordi da ragazzo che cercava di capire il mondo attraverso spiegazioni semplici ed un intrattenimento davvero ben costruito: quello di Super Quark, format ideato e realizzato da Piero Angela, laboratorio di sperimentazione anche di una multimedialità che oggi è scontata (in TV e sul web). Per me è stato un po’ come perdere un nonno e di colpo sentire che si sta invecchiando (ed è una brutta sensazione, nonostante io sia comunque giovane).
Di lui ricorderò i momenti con i miei nonni in poltrona: lui di fatto ha rappresentato e rappresenterà la straordinaria forza dell’esser normali ovvero di lavorare bene, farlo con passione e sacrificio e come questi semplici obiettivi possano renderci persone straordinarie, cosa in cui io credo profondamente. Ma c’è di più:
la divulgazione resa semplice sarà sempre associata a Piero Angela (lesson learned per il cd. posizionamento)
Fare divulgazione per un fine superiore (la sua passione era tangibile)
Abbiamo già il suo successore (suo figlio) ma ora in più abbiamo un modello da seguire (noi tutti che lavoriamo possiamo di fatto esser divulgatori di ciò che facciamo -non solo nel lavoro-).
Eredità incalcolabile il suo ultimo saluto “Credo di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra, per questo difficile paese”.
Prima o poi capiremo cosa abbiamo fatto di bello per meritarci una persona come Piero Angela.
Lezioni di Marketing dalla Regina Elisabetta
Altra fine ed altro inizio. La Regina Elisabetta ha accompagnato il mondo attraverso un approccio marketing centricity. Di esempi di marketing posso farne moltissimi (e credo che sarà oggetto della mia prossima newsletter) ma l’operazione più riuscita è quella del rebranding di famiglia. God Save the Queen (e sentiamoci pure l’assolo di Bryan May a Wembely ‘86).
Verso un Marketing veramente etico
Da decenni si parla di performance marketing ovvero il marketing che mette al centro i risultati in relazione al budget investito e cerca in tutti i modi di spendere il meno possibile per portare il maggior risultato o comunque di portare più risultati possibili al costo sostenibile. Sottolineo comunque una linea guida del performer: in tutti i modi… Questo è comprensibile per le startup (poche risorse) e solo in parte per le grandi aziende (che da anni vedono il budget media tagliato, minor spesa e maggior resa vuol dire buone performance del marketing manager). Personalmente, che mi sono occupato di performance anni ed anni fa, il ragionamento era semplice così come l’obiettivo: alzare le performance in tutti i modi. Questi “modi” potevano essere svariati: toccare le leve di persuasione, spingersi al limite della pubblicità fraudolenta. Ma contavano i risultati, la soddisfazione dell’azienda… no? Con il passare del tempo mi sono reso conto che quello non era assolutamente marketing ma “approccio da smanettoni” di chi guarda solo un pezzo (l’ultimo, tra l’altro) del marketing.
Oggi, il contesto globale, spinge sempre verso un approccio di questo tipo (anche del “chi se ne frega della privacy, devo fatturare altrimenti chiudo bottega”), ed è difficile invertire la rotta se non diventiamo, noi tutti, ambassador del marketing etico.
Ma perché dovremmo esserlo? Qualcuno di voi potrebbe porsi questa domanda.
Un marketing diverso, che parte dal grande Levitt in cui al centro c’è davvero il bisogno del consumatore (che è l’essenza del marketing). Questo vuol dire no ad alcune logiche e “trucchetti”, significa sensibilizzare i colleghi che il copy non deve esser troppo spinto e che agire sempre sulla qualità percepita non è sostenibile nel medio e lungo periodo, che non rispettare la GDPR non è etico. Vuol dire accettare performance peggiori ma probabilmente vuol dire anche guardarsi allo specchio e sentirsi brave persone, bravi professionisti.
Il marketer etico è un marketer coerente non solo nel lavoro ma nel pensiero: non dobbiamo convincere le persone ad acquistare il nostro prodotto dobbiamo spiegare i benefici, dobbiamo veicolare valore vero e dobbiamo avere degli obiettivi intermedi nella journey che possano essere quelli di rendere consapevole la persone prima dell’acquisto (quindi tagliare le logiche dell’acquisto d’impulso, per esempio).
Le agenzie non andranno mai verso questa direzione poiché devono sopravvivere. Il manager non andrà mai in questa direzione perché altrimenti verrà sostituito. Un imprenditore non accetterà mai di esser etico e vedere il fatturato diminuire.
Eppure sono convinto che comportamenti virtuosi portino ad effetti positivi in azienda. Rimettiamo al centro il marketing (capisco che questo avrà un costo, capisco anche che spingerà l’asticella più in alto sulle competenze e per molti è un problema, avendo solo competenze specialistiche ed esperienza limitata). Eppure esistono tanti casi “positivie” e li sto raccogliendo (ne parleremo più in là).
Risorse che ti consiglio di leggere
Ti segnalo qualche news/risorsa che non puoi non leggere se ti occupi di marketing, business e innovazione. Per riflettere e mantenersi aggiornato (no news e risorse scontate).
C’è un SUV made in Italy nei top tre per immatricolazioni. Incredibile ma vero. Il brand DR Automobiles sta spopolando ed è incredibile se calcoliamo il gap tecnologico e temporale che abbiamo con i big. Dopo la Ford Puma e Volkswagen T-Roc, c’è la DR 5.0. Qui per saperne di più.
Chrome è pericolosissimo e sì, Google non vuole il tuo bene e non è una onlus (è perfettamente cattiva come tutte le altre big tech). Contra Chrome è un fumetto-libro ideato e realizzato per un uso più consapevole di Google Chrome. Il libro di Leah Elliott sottolinea come questo browser sia una minaccia per la privacy e per la democrazia. L’associazione Copernicani l’ha tradotto in italiano ed è gratis qui per accedere al PDF.
Chiara Ferragni fa pubblicità per Tod’s: non può più esser nel CdA di Tod’s. Nessuno si era chiesto però come potessa accadere che una influencer, investita di una carica così importante (e ben remunerata) del CdA potesse (volontariamente o meno) sponsorizzare i prodotti del brand. La realtà è che dovrebbe non esser possibile a priori questa modalità di ingaggio influencer-brand. Il limite però è la libertà di iniziativa economica imprenditorial. Tema ancora aperto.
Il disagio oppure la genialità. Forse un giorno lo capiremo. Non mi va di aggiungere altro se non una foto che fa capire di cosa sto parlando (statistiche aggiornate dopo 8h dallo sbarco sul social)
L’export del Made in Italy si fa con Amazon. 500 milioni di valore (+25%), è il metodo (tecnicamente chiamato da noi “Cavallo di Troia”) per approcciare a nuovi mercati e testare prodotti. Certamente non è la soluzione e non può essere la visione di una PMI italiana ma è il modo più semplice ed economico di metter naso in contesti nuovi.
Evoluzione del Web. Una infografica essenziale.
La checklist della SEO fatta bene (by SEMRush)
3xTe: consigli da me
Una piccola sezione in cui, senza pensarci troppo, vi consiglio qualcosa che ho provato (libri, tool, film … ).
LIBRO: Qualunque tu voglia, purché la prossima settimana ne leggi uno intero.
SERIE o ALBUM: L’italiano che inventò l’America. Il docu-film su Sergio Leone. Imperdibile.
TOOL: non è un tool vero e proprio ma è un assaggio di ci che l’AI potrà fare nelle nostre ADS. I grafici sono avvisati… Make a Video Studio.
< Viceversa <
Una sezione molto personale che può sembrare off-topic ma che spero possa offrirti dei punti di riflessione ed una conoscenza più intima di ciò che sono.
#NZO.
Tu ormai cammini da solo
La domanda che mi pongo.
Che costo ha la coerenza a tutti i costi?
Frase riflessiva.
Il tempo è un grande autore. Scrive sempre il finale perfetto.
Cosa mangerei ora.
Crepes alla marmellata
Libro sul comodino.
Il capitalismo della Sorveglianza di Shoshana Zuboff
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In the Getto (E. Presley)
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Fatta con il ❤️ ed ultimata alle ore 23:45 del 09/11/22.
Il paragrafo sul marketing etico è da applausi. Lo sai che sono al 100% d'accordo con te su ste cose.
p.s. io adoravo sia i documentare di Angela che i film di Ciccio & Franco 😬
Grazie per i piacevoli e costruttivi minuti di lettura. Sempre top